
Come mi ripromettevo nel consiglio per la serata di sabato, quando radio 3 dedicava una serata alla #GiornataMondialeDelRifugiato con la lettura di un brano tratto dall’opera teatrale “Abisso” di Davide Enia – presente in trasmissione e lettore in viva voce del brano donato a “Teatro alla radio” per l’occasione -, , avrei dedicato alcune righe all’autore palermitano. Premetto di aver avuto il piacere e l’onore di conoscere direttamente Davide in uno di quegli strani incroci del destino, proprio nel periodo in cui lavorava al libro che poi divenne il testo teatrale letto sabato sera. Ci siamo incontrati, come racconta anche Sonia qui, nel B&B di Paola e Melo sull’isola di Lampedusa. Una persona piacevole, aperta e di una simpatia proverbiale. Ma non sono queste qualità che me lo fanno apprezzare come autore, anche se giocano un punto a favore della simpatia personale nei suoi confronti. Seppur con un certo ritardo, perché a volte capita di attendere una versione audiolibro dell’opera di un certo autore o, come nel suo caso, aspettavo la giusta occasione per andare a salutarlo in teatro, mi sono attardato non poco a leggere il suo primo romanzo, ma di seguito colmo questa mancanza. Buona lettura.
Il libro
Davide Enia, “Così in terra”, Dalai editore, Milano, 2012, pagine 302.
Trama
Davide, il protagonista, sale sul ring per la prima volta a nove anni. cresciuto senza il padre, morto poco prima della sua nascita – in una palermo sporca, violenta e luminosa, sotto la protezione del gigantesco zio umbertino e dell’enigmatico nonno rosario, racconta cinquant’anni di storia, dal ’42 al ’92, accompagnato da una schiera di personaggi memorabili. le loro storie, comiche e tragiche, scivolano le une nelle pieghe delle altre, componendo il ritratto di una famiglia, di una città, di un mondo in battaglia, pieno di grazia e ferocia.
Recensione
In questo ritratto familiare, che costituisce il primo romanzo ma non la prima esperienza di scrittura dell’autore siciliano, ci sono tanti aspetti che esaltano la natura dell’uomo, dolce e feroce, in pace e in guerra. Le storie e la Storia, intessute dal filo narrativo delle vicende familiari del protagonista attraverso tre generazioni, raccontano vizi e virtù di uomini, popoli e città. L’abnegazione, la coerenza, la fedeltà, l’amore, l’amicizia sono tutti sentimenti e atteggiamenti umani che non sempre riescono a trovare un loro equilibrio. Questo sforzo alla vita, vissuto nel Romanzo di Davide Enia con la pratica e la metafora del pugilato, ci racconta angoli di mondo e segmenti esistenziali di un’umanità misera e immensa, di una Palermo limpida e insulsa, della mafia che incombe e della speranza di un futuro. “Così in terra”, come ricordavo, è il primo romanzo dell’autore teatrale siciliano, esponente del teatro di narrazione e della sua generazione più espressiva nata tra la fine degli anni Novanta e la prima parte dei Duemila, caratterizzando tutta la sua opera attraverso il recupero della tradizione narrativa e linguistica della Sicilia più verace, esercizio che l’autore continua anche con questo libro, restituendo pagine piacevoli e assolutamente coinvolgenti, spiccatamente ironiche e commoventi. Consiglio vivamente la lettura di quest’opera per sognare, gioire e soffrire con il protagonista, sentimenti che spesso tendiamo a soffocare nell’aridità di una vita costituita dalla routine, dove l’imprevisto e il colpo fortuito non rappresentano più uno stimolo, mentre attraverso le pagine di questo libro Davide Enia ci indica la strada per sospirare e restituire pienezza ad ogni attimo della nostra esistenza, perché ognuno di essi – sul ring come nella vita -, può essere determinante per restare in piedi.
Nota
l’accesso alla versione audiolibro del romanzo di Davide Enia è stata possibile grazie alla registrazione ad uso esclusivo dei ciechi “Francesco Fratta” dell’Unione Italiana dei Ciechi.