Sanremo, tra provocazioni e prese di posizione.

Foto di Alessio Federici

Siamo nel pieno di Sanremo 2023 e le polemiche, fin dalla prima serata, non si sono risparmiate, prendendo subito il posto della buona musica, o pseudo tale che stiamo ascoltando da alcuni giorni a questa parte.
Da Fedez, che si scaglia contro le dichiarazioni indegne di alcuni politici, prendendosi la responsabilità delle sue affermazioni, dimostrando un coraggio che, bisogna dargliene atto, ha sempre avuto. Passando per la canzone diRosa Chemical, fonte di discussioni infinite per via del testo decisamente provocatorio. Come se poi parlare di sesso a tre fosse come aver invocato il demonio davanti al papa. Sorvolando poi su Blanco: che come posseduto dallo spirito di Maradona scambia i vasi per palloni da calcio, e li prende a calci come se stesse battendo un rigore alla finale dei mondiali. poi, rinsavito esce in lacrime dal retro del teatro Ariston.
Tra insulti, provocazioni e discussioni questo festival, che dalle premesse doveva essere sullo stile ”tutti insieme appassionatamente” si è trasformato nella “guerra dei rosis”, con tanto di bicchieri volati tra Anna Oxa e Madam. Quella Madam, proprio lei, che non doveva neanche far parte di Sanremo a causa di un’indagine avviata dalla procura della Repubblica: indagata per un falso green pass ha rischiato l’espulsione dalla rosa dei 28 big. Perché non parlare anche dello stipendio di Chiara Ferragni, devoluto in beneficenza ad un’associazione contro la violenza sulle donne. Doveva farlo di nascosto? Conta il gesto?
Insomma, un’infinità di voci che parlano l’una sopra l’altra e che portano a chiedersi: ma questo Sanremo nasce come canalizzatore di rabbia popolare o come distrazione dai reali problemi del paese? Probabilmente resteremo con questo dubbio vita natural durante.
Comunque sia: dio salvi Beppe Vessicchio

Pubblicità

Da Radio32 al blog: playlist da Teatri… apertura in corso

Volevo regalarvi, cari naviganti, una playlist che sintetizzi il senso della categoria dedicata all’ascolto, per festeggiare assieme ad un po’ di buona musica. Partiamo… non prima di ricordarvi che potete riascoltare l’intera trasmissione dedicata al teatro qui.

Plailist

Ho scoperto strada facendo che autore ed interprete di questo brano era il figlio della storica voce di radio RAI, Sandro Ciotti; il brano è nella colonna sonora del film di Salvatores, “Turnè”, che racconta la storia di due amici attori di teatro.

Ma per parlare di teatro quale brano introduttivo è più giusto se non l’apertura di “Mistero buffo” di Dario Fo?

Non ci sono riferimenti molto espliciti al teatro nella canzone italiana, ma fa eccezione questo brano di Francesco De Gregori.

Il brano che segue ha una prospettiva del tutto personale. L’ospite cui era legata nella trasmissione è Davide Enia, attore, regista, autore e scrittore conosciuto a Lampedusa. Di quel viaggio la canzone dei Sud Sound System fu la colonna sonora.

Giorgio Gaber ha segnato l’evoluzione del fare teatro, determinando la commistione tra la sua musica e la scena con un genere innovativo come il Teatro-Canzone; poi, per come siamo fatti noi, questo è il brano più indicato. ☺️

La colonna sonora del film “La vita è bella “ era già comparsa nello spot di lancio della trasmissione, pertanto inserire la versione con testo cantata da Noa è venuto spontaneo, anche per la correlazione con le attività in teatro della sua interprete.

Sui concetti di “crisi” e “creatività” abbiamo recuperato un intervento live di Pierangelo Bertoli del 1986, dove chiarisce il senso dei due termini, con un aneddoto molto simpatico, a proposito della genesi di questo brano.

Questa canzone di Edoardo Bennato, oltre ad essere una ballata molto bella (con sfumature molto Dylaniane), mi ha ricordato Peter Pan, che in ambito teatrale ha ispirato piece teatrali e musical, che in Italia e nel mondo hanno sempre un enorme e duraturo successo.

“La cultura è un bene comune primario come l’acqua; i teatri, le biblioteche, i cinema sono come tanti acquedotti “, Claudio Abbado.

Questo aforisma del Maestro Abbado chiude trasmissione, playlist e, credo, riassume tutto molto bene. Copertina musicale è un brano tratto da una sua direzione al teatro Alla Scala di Milano.

P. S.: post e playlist dedicati ad Ele e Vero, amiche che hanno apprezzato il lavoro fatto con Sonia.

Girl & flower power: le donne al Festival di Woodstock

Bel pezzo sul raduno musicale più importante della storia recente dalle pagine web di VitamineVaganti. Interessante, come sempre, il taglio al femminile di quello che fu bene ricordarlo, un evento soprattutto musicale.

Al Festival di Woodstock, generazione dopo generazione, ognuno/a ha dato il proprio personale significato, la propria lettura dell’evento artistico …

Girl & flower power: le donne al Festival di Woodstock

Parentesi Musicali

Un assaggio d’estate e una giornata assolata in questo sabato pomeriggio, con la mente rivolta già alla domenica, mi agevolano il relax, ma non bloccano il pensiero. Per quanto riguarda il titolo di questo post piccolo piccolo presto ve ne darò spiegazione. La bellezza di questi due brani fanno da parentesi al rilassamento pomeridiano del sabato, momento della settimana che più adoro. 😎👋🏽

Ottant’anni di poesia. Auguri Francesco Guccini.

In queste ultime settimane, da quando OpposteVisioni è nato, sono vari gli stimoli musicali che hanno lasciato un segno. Ma grazie agli articoli di Andrea Zennaro da VitamineVaganti si è riacceso il gusto per l’ascolto di Francesco Guccini. Apro questo post con un brano, “i fichi”, che non è in linea con ciò che segue, ma che mi da l’occasione di festeggiare Francesco Guccini con la sua caratteristica che più adoro, l’ironia. Accompagnandomi alla lettura del pezzo di Andrea ho gustato La Canzone dei 12 mesi

che è un brano che ho ascoltato con più profondità grazie a Sonia, nel nostro primo periodo assieme. Forse il più poetico, quello che sicuramente aiuta l’analisi di Andrea Zennaro, considerando appunto lo scorrere del tempo nella sua poetica. La prospettiva che Andrea usa per la lettura della poetica del Guccio mi richiama anche un’altra canzone non citata da lui, che apre un album citato nel suo pezzo, ma per un altro brano. La canzone è “lettera”.

Ho riascoltato meglio un brano che mi era sfuggito, almeno ad un ascolto più attento, ovvero Piazza Alimonda.

E festeggio il poeta, che oggi taglia il traguardo degli Ottanta, con un suo brano che mi fa sentire ancora giovane e con la voglia di guardare il mondo con l’idea di cambiarlo.

Riascolto con piacere anche incontro

del 1973 ed “E un giorno “

del 2000 e scopro “e un altro giorno è andato”

del 1970 che, non avendo un’approfondita conoscenza discografica di Guccini, non conoscevo.

Se in apertura ho citato un brano sbarazzino, sempre in “D’amore, di morte e di altre sciocchezze”, chiudo con un questa playlist gucciniana in onore del suo compleano con un brano dell’ultimo album del 2012.

Buona domenica!

Nel ricordo dell’essenza di un concerto non visto.

Se si può attribuire un certo vantaggio all’età adulta, è quello di poter rivangare dei ricordi in maniera libera, affidandosi alla suggestione di quel ricordo e senza altre pretese. La scintilla, per ciò che segue è scattata al ricordo di Massimo Troisi e nel ricercare materiale sonoro che ispirasse la Playlistdi inizio mese su Pino Daniele.

Il 14 giugno del 1994 ero a ridosso degli esami di terza media, anche se ero nel gruppetto di quei scolari un po’ più grandi e coccolati, per una storia che ora non è il caso di ricordare. Ma oggi è 13! si, lo so, e parto nel ricordare il 13 giugno del 1994 proprio dal ricordo del mattino successivo, perché sentivo commentare da alcuni compagni di collegio del concerto della sera prima, un appuntamento straordinariamente importante per la città di Napoli.

Il 13 giugno 1994 infatti fece tappa allo stadio San Paolo il tour di quell’anno che si caratterizzò come evento musicale dell’anno, che vedeva sul palco tre mostri sacri della musica, allora all’apice della loro carriera, ovvero pino Daniele, Eros Ramazzotti e Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti. Non andai a quel concerto, ma lo ricordo come se ci fossi stato. Un po’ per la giovane età, ma non è questo il vero motivo. Molti ragazzi dell’istituto per ciechi che frequentavo vi erano stati, e io stesso avevo già marcato una serata musicale alcuni mesi prima. Scoprii poi che non andai perché non fu autorizzata l’uscita da mia madre, per un’atavica paura materna alla parola “Stadio”. Ma vi ripeto, la vicenda attorno alla mia assenza tra il pubblico di quella serata è un’altra storia. Vivo nella memoria è però il gran parlare su un commosso ricordo di Pino Daniele per Massimo Troisi, venuto a mancare pochi giorni prima, come testimonia questo video ripescato su Youtube.

Alla scomparsa del magico Pino Daniele quella data poi è tornata fuori prepotentemente nel ricordo del cantautore blues napoletano tracciato nel 2015 da Jovanotti, che potete leggere Qui e e che parla diffusamente di quello storico concerto.

Bello è ricordare un evento del genere, anche se lo hai solo sfiorato, perché in un colpo la memoria si spande su Pino Daniele, la prima adolescenza, Massimo Troisi e tante altre suggestioni. Buona giornata.

Ray Charles del pomeriggio 😎

Ieri sera, già tardi, mi sono accorto che il 10 giugno e l’anniversario della morte di Ray Charles, mostro sacro della musica del 900.

In questo pomeriggio che ricordo più l’autunno che l’estate, la calda voce di Ray mi scalda e mi restituisce le giuste vibrazioni per continuare. Per chi non conoscesse questo straordinario musicista consiglio la visione del film che è ben riassume la sua vita…