Le mafie ai tempi del Covid

Riprendo le attività del blog in questo 2021 – approfittando per fare gli auguri ai lettori di questo spazio, visto che siamo ancora al principio- proponendo la lettura di un articolo di Ilaria Mariotti Ottaviani sul rischio di inserimento della criminalità tra le pieghe della società e dell’economia grazie alle smagliature provocate dalla pandemia.

Accompagnata dalla lettura del saggio di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso, “Ossigeno illegale “, l’autrice ribadisce quel che apparve subito chiaro dall’inizio della crisi covid, cioè che come una sostanza purulenta e con il più becero cinismo, l’apparato mafiogeno approfitti della crisi economica e sociale conseguente al coronavirus per alimentare il proprio, meschino, interesse.

“Non è la specie più forte o la più intelligente a sopravvivere ma quella che si adatta meglio al cambiamento“ .C. Darwin …

Le mafie ai tempi del Covid
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La criminalità organizzata nelle Marche

Questo post ben documentato mi ha colpito perchè descrive la pericolosa relazione tra la principale piaga del Paese, la criminalità nelle sue varie accezioni, e una regione che considero la mia casa, perché terra ospite degli entusiasmanti anni dell’università, le Marche. Purtroppo l’autrice ci narra della micidiale capacità pervasiva delle cosche, che come parassiti nocivi suggono risorse dalla società per introdurvi soldi sporchi, occupando le maglie più fitte del tessuto produttivo. Mi auguro che il Montefeltro, le Marche e l’Italia tutta debellino presto questo male.

Che non esistano più territori immuni da infiltrazioni mafiose è cosa ormai risaputa, ma la relazione semestrale relativa al periodo luglio- dicembre…

La criminalità organizzata nelle Marche

La cronaca racconta di una Ndrangheta permeata ovunque e una mafia immutata.

Leggendo la cronaca di oggi ti accorgi come la redenzione dalla subcultura mafiosa sia ancora obiettivo lontano. Dal sito di Repubblica si legge di un blitz che ha smantellato un sodalizio di ndrangheta a Verona. Di questa notizia mi colpisce un aspetto. Le indagini risalgono al 2017-2018. Segno che gli inquirenti hanno approfondito e rinsaldato le accuse che oggi hanno portato all’operazione. Ma sapendo il veloce evolvere di alcune circostanze e la particolarità di questa organizzazione nell’essere fluida e pervasiva sul territorio, mi chiedo se non esiste la possibilità di abbreviare i tempi tra le indagini e, di fronte a palesi dimostrazioni come quelle di Verona, l’esecuzione degli ordini di arresto. Attenzione, non lo dico in termini forcaioli, ma la presenza delle cosche, il volume e le dinamiche degli affari e la stessa presenza di certe personalità in questo o quel territorio, dovrebbero dare l’evidenza del pericoloso intreccio criminale che ne può scaturire, con conseguenze sociali ed economiche facili da prevedere. Mi chiedo se non sia possibile avere tempi più rapidi per dare risposte alla collettività, gravemente danneggiata da queste dinamiche criminali. Magari mi sfugge un motivo, la mia riflessione è del tutto istintiva, domanda che però molte altre persone si pongono reputando come me questi gretti il vero male del nostro tempo.

Veniamo alla seconda notizia. Salvo Palazzolo ci racconta la cronaca di un’altra operazione, frutto delle indagini su una cosca mafiosa di Palermo. Se la vicenda di Verona racconta di un potere economico che si decide nelle Ndrine di remoti centri calabresi, la vicenda di Palermo narra di una rappresentazione arcaica di un potere logorante, pornografico, avvilente se volete.

Entrambe le organizzazioni si rappresentano in un folcloristico modo di vedere il mondo. Mentre grandi questioni assediano l’uomo, questi gretti personaggi esercitano ancora un fascino, una influenza sociale con baci in pubblico e modalità arcaiche di intimidazione. Credendoci loro per primi.

Ma secondo voi, ne usciremo mai?

Video – “Gli uomini passano, le idee restano” essere #antimafia

23 Maggio 1992, una data che non dimenticheremo mai noi palermitani e siciliani.Il giorno in cui fu effettuato l’attentato al giudice Falcone, …

Video – “Gli uomini passano, le idee restano” essere #antimafia

Capaci di essere memoria.

Le commemorazioni mi provocano sempre sentimenti contrastanti, soprattutto quelle che hanno un forte impatto emotivo su di me.  Da una parte c’è la …

Capaci di essere memoria.

Rifleessioni profonde, che condivido pienamente.

#PalermoChiamaItalia …Alle 18:00 tutti sul balcone per ricordare chi ha # ilcoraggiodiognigiorno

Arrivo nel porto di Palermo della nave per la legalità nell’edizione 2017. Foto @MarcoGullà

Anche quest’anno, il 23 maggio, si terrà la commemorazione per ricordare le vittime della strage di Capaci del 1992, nella quale morirono il giudice Antimafia Giovanni Falcone, la moglie e gli agenti della scorta.

L’edizione 2020, particolare perché caratterizzata dall’emergenza del Coronavirus, è intitolata “Il coraggio di ogni giorno” ed è dedicata all’impegno di quei cittadini che in questi mesi di emergenza del Paese, hanno prestato il loro servizio per il bene della collettività.

Potete leggere per intero il comunicato stampa della Fondazione Falcone qui.

Anche quest’anno, il Ministero dell’Istruzione e la Fondazione Falcone, hanno collaborato per arrivare alla commemorazione del 23 maggio, per ricordare le vittime delle stragi mafiose di Capaci e via D’Amelio.

Le celebrazioni di questo 28esimo anniversario degli attentati che costarono la vita al giudice Giovanni Falcone, alla moglie Francesca Morvillo, al giudice Paolo Borsellino e agli agenti di scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina, assumeranno una forma diversa a causa delle restrizioni per il COVID19.

Per venire al programma della giornata, un ruolo fondamentale lo ha la RAI, ormai da anni “partner” della Fondazione Falcone e del Ministero dell’Istruzione nelle commemorazioni della strage di Capaci e via D’Amelio. L’azienda radiotelevisiva italiana vedrà un palinsesto denso di appuntamenti -approfondimenti, documentari, film, già partiti dal 18 maggio, che la sera del 22 proseguirà con un film sulla figura di Felicia Impastato, madre di Peppino, e culminerà il 23 maggio con due trasmissioni in diretta su Rai Uno: “Uno Mattina in Famiglia” e “ItaliaSì”.

Nel pomeriggio del 23 maggio, nel corso della trasmissione “ItaliaSì”, verranno ricordati gli agenti caduti a Capaci e in via D’Amelio con la deposizione di una corona di fiori presso il reparto scorte della Caserma Lungaro di Palermo, a cui prenderà parte Tina Montinaro, moglie di Antonio, il capo scorta del giudice Falcone. Sono previsti inoltre gli interventi dei vertici delle istituzioni e di esponenti del mondo dell’associazionismo antimafia. Parte fondamentale della trasmissione saranno le videointerviste e i collegamenti con quanti, in questo periodo di emergenza, giorno dopo giorno, hanno svolto e svolgono il proprio dovere anche a rischio della vita, per spirito di servizio.

Alle 17.58, come ogni anno, ma stavolta senza la partecipazione dei cittadini, ci sarà il tradizionale momento del “Silenzio” sotto l’Albero Falcone, suonato da un trombettista della Polizia di Stato. Anche il viaggio che la Nave della Legalità ogni anno ha fatto salpando da Civitavecchia e raggiungendo Palermo, con a bordo migliaia di ragazzi, è stato annullato a causa del Coronavirus; inoltre, quest’anno la Nave Splendid della SNAV usata per l’evento è stata trasformata in ospedale galleggiante per gli ammalati di Covid-19.

Ma cosa fare quindi per essere accanto ai simboli Antimafia e ricordarne il sacrificio? La Fondazione Falcone ha organizzato un flash-mob al quale invito tutti ad aderire, per ricordare ed esprimere un pensiero di gratitudine a chi, nella lotta alla mafia o nella crisi legata alla pandemia, ha fatto la propria parte. Le cittadine e i cittadini ad sono invitati ad appendere un lenzuolo o un drappo bianco dal balcone di casa e ad affacciarsi tutti insieme alle 18 del 23 maggio.

La Fondazione Falcone racconterà la giornata sui canali social attraverso gli hasthag #23maggio2020, #PalermoChiamaItalia #FondazioneFalcone e #ilcoraggiodiognigiorno.